alllora...per ora midnight sun nn si fa...forse la meyer ha detto che lo plubbliccherà quando tuttti si saranno dimenticati che esiste quel libro...qualcosa tipo il 2010...
edward vuole trovare un modo per ringraziare Angela perchè gli permette di vedere bella attraverso i suoi pensieri(secondo lui è una mente moglio migliore di quella di jessica) e allora fa una specie di scenetta con emmet...tratta diretamente dal libro:
Ben era già seduto al suo posto dietro di me, mentre raggruppava i suoi compiti da consegnare. Emmett ed io ci sedemmo e facemmo la stessa cosa. L'aula non era ancora in silenzio; il mormorio delle sommesse conversazione sarebbe continuato finché la professoressa Goff non avesse richiamato l'attenzione. Non aveva fretta, stava valutando i questionari della scorsa lezione.
“Dunque,” disse Emmett, la sua voce più alta del necessario, come stesse davvero parlando solo con me. “Hai ancora chiesto ad Angela Weber di uscire?”
All'improvviso il rumore del fruscio della carta si fermò mentre Ben s'immobilizzava, la sua attenzione inchiodata alla nostra conversazione.
Angela? Stanno parlando di Angela?
Bene. Avevo il suo interesse.
“No,” dissi, scuotendo la testa lentamente per apparire pieno di rammarico.
“Perché no?” improvvisò Emmett. “Sei un pollo?”
Gli feci una smorfia. “No. Ho sentito che è interessata ad un altro.”
Edward Cullen aveva intenzione di chiedere ad Angela di uscire? Ma... No. Non mi piace. Non voglio che si avvicini a lei. Non è... adatto per lei. Non è... prudente.
Mi ero aspettato quella cortesia, l'istinto protettivo. Avevo pensato alla gelosia. Ma qualsiasi altra cosa funzionava.
“Hai intenzione di lasciarti fermare da questo?” chiese Emmett sdegnoso, improvvisando di nuovo. “Non sei pronto per la competizione?”
Gli lanciai uno sguardo torvo, ma mi adattai a quello che mi diede. “Guarda, penso proprio che gli piaccia questo tizio, Ben. Non ho intenzione di convincerla in altro modo. Ci sono altre ragazze.”
La reazione della sedia dietro di me fu elettrica.
“Chi?” chiese Emmett, tornando al copione.
“La mia compagna di laboratorio ha detto che è un ragazzo chiamato Cheney. Non sono sicuro di chi sia.”
Trattenni un sorriso. Solo gli arroganti Cullen avrebbero potuto fingere di non conoscere ogni studente di questa piccola scuola.
La mente di Ben stava vorticando dallo shock. Me? Al di sopra di Edward Cullen? Ma perché dovrei piacerle?
“Edward,” mormorò Emmett in tono più basso, ruotando gli occhi verso il ragazzo. “E' proprio dietro di te,” dichiarò, in modo così evidente che l'umano avrebbe potuto facilmente leggere le parole.
“Oh,” mormorai di rimando.
Mi voltai e lanciai un'occhiata al ragazzo dietro di me. Per un secondo, gli occhi neri dietro gli occhiali si spaventarono, ma poi s'irrigidì e raddrizzò le strette spalle, offeso dalla mia chiara disprezzante valutazione. Sporse in fuori il mento e un fulmine di rabbia oscurò la sua pelle color oro.
“Huh,” dissi con arroganza mentre mi voltavo verso Emmett.
Pensa di essere meglio di me. Ma Angela non lo pensa. Glielo dimostrerò...
Perfetto.
“Comunque non hai detto che portava Yorkie al ballo?” Chiese Emmett, sbuffando al nome del ragazzo che molti disprezzavano per la sua goffaggine.
“Apparentemente è stata una decisione di gruppo.” Volevo essere sicuro che a Ben fosse chiaro. “Angela è timida. Se B... beh, se un ragazzo non ha il coraggio di chiederle di uscire, lei non lo chiederà mai a lui.”
“Ti piacciano le ragazze timide,” disse Emmett, ritornando ad improvvisare. Ragazze silenziose. Ragazze come... uhm, non so. Forse Bella Swan?
Gli sorrisi. “Esattamente.” Poi ritornai alla recita. “Forse Angela si è stancata di aspettare. Forse le chiederò per il ballo.”
No, non lo farai, pensò Ben, sistemandosi sulla sedia. Perché è tanto più alta di me? Se a lei non importa, neppure io me ne preoccuperò. E' la più carina, la più intelligente, la più bella ragazza in questa scuola... e mi vuole.
Mi piaceva questo Ben. Sembrava allegro e di buon senso. Forse anche degno di una ragazza come Angela.
Alzai il pollice verso Emmett sotto il banco, mentre la professoressa Goff si alzava e salutava la classe.
Okay, lo ammetto... è stato divertente, pensò Emmett.
Sorrisi tra me e me, contento che fossi stato capace di aver formato il lieto fine di una storia d'amore. Ero sicuro del fatto che Ben mi avrebbe seguito, e Angela avrebbe ricevuto il mio regalo anonimo. Il mio debito era stato saldato.
PS:erano a una lezione tutti e 3 insieme...spero si sia capito...